La spesa per il pieno degli italiani raggiunge valori record che non si vedevano da un anno per il costo medio della benzina che sfonda quota 1,549 euro al litro e quello del diesel che supera 1,421 euro al litro con un trend al rialzo che continua senza interruzioni da tre mesi pesando su famiglie e imprese già colpite dagli effetti dell’emergenza Covid su lavoro e salute.
È quanto emerge da un’elaborazione dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) sugli ultimi dati 2021 del Ministero dello Sviluppo economico mentre l’Italia si prepara alle nuove strette anti contagio in attesa della partenza del piano nazionale vaccini.
Il pieno degli italiani è fra i più cari al mondo con il costo dei carburanti che segue sempre in maniera rapidissima l’aumento del prezzo mondiale del petrolio mentre – sottolinea Uecoop – non altrettanto velocemente retrocede quando le quotazioni dell’oro nero scendono. Una situazione che – continua Uecoop – ha pesanti ripercussioni sui bilanci di imprese e famiglie e rappresenta un freno alle possibilità di rilancio del Paese già alle prese con il crollo del Pil e i problemi a occupazione ed esportazioni.
I prezzi del pieno al dettaglio da nord a sud della Penisola possono variare – evidenzia Uecoop – a seconda che si vada in una pompa servita o self service, che ci si trovi dentro la rete autostradale oppure che si faccia rifornimento in una cosiddetta pompa bianca, ossia fuori dalla rete delle grandi aziende petrolifere. La spesa per energia e carburanti incide sulle possibilità di ripresa del Paese con più della metà delle imprese che – secondo l’indagine Uecoop – teme che una vera ripartenza non possa avvenire prima della seconda parte del 2021.