Silvia, la figlia di Sonia Bruganelli e Paolo Bonolis, è cresciuta ed è bellissima. Lo scatto social con il padre colpisce i fan.
Dopo venticinque anni di amore e dopo vent’anni dal loro matrimonio, Sonia e Paolo hanno ufficializzato la loro separazione, sottolineando però che tra di loro rimarrà sempre un fortissimo legame per il bene dei figli e per tenere unita la famiglia.
Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli sono stati una delle coppie più longeve e amate del mondo dello spettacolo. Quando si sono conosciuti, lui aveva 36 anni ed era uno dei conduttori più affermati della TV, mentre lei era giovanissima, aveva 23 anni, e davanti un futuro brillante. Una relazione ufficializzata nel 1997 e che li ha visti convolare a nozze nel 2002.
Un amore coronato dalla nascita di tre figli: Silvia, Davide e Adele. La primogenita della coppia è crescita tantissimo come si vede nello scatto condiviso della Bruganelli su Instagram. La ragazzina è stata spesso al centro dell’attenzione per via della sua malattia congenita.
Silvia, chi è la figlia di Sonia Bruganelli e Paolo Bonolis
Silvia Bonolis è nata nel 2003 dall’amore tra il conduttore di Canale 5 e Sonia Bruganelli. Proprio la madre ha condiviso di recente una foto di quando la ragazza era una bambina. “Baby Silvietta con il dito accusatorio del papà”, ha scritto l’ex opinionista del GF Vip.
Oggi Silvia è una ragazza di 20 anni ed è stata affetta da un problema cardiaco congenito che ha resto urgente un intervento chirurgico subito dopo la sua nascita. A raccontare il difficile momento passato dalla famiglia è stata la stessa Sonia a Silvia Toffanin, la quale ha spiegato che l’operazione ha risolto il problema cardiaco ma ha generato altri tipi di disturbi e per questo non è andata come speravano. Ad oggi, Silvia continua ad avere disagi nell’area neurologica, che fortunatamente non si estendono a quella cognitiva.
Si tratta di un disturbo motorio e del linguaggio che la penalizza in tante attività, non rendendola autonoma e indipendente come gli altri ragazzi della sua età. Tali disturbi sono stati generati da un’ipossia cerebrale dovuta all’intervento fatto quando era una neonata e seguita da un infarto. In poche parole, l’operazione a cui si è sottoposta ha determinato una mancanza di ossigeno al cervello provocando dei danni motori, come ha sottolineato Bruganelli durante l’intervista a Verissimo.