Flavio Briatore, il terribile male che l’ha colpito: gli è quasi costato la vita

L’imprenditore si è ritrovato a rischiare grosso. Stava per rimetterci la pelle, ma fortunatamente i medici sono intervenuti in tempo.

Il bollettino del San Raffaele di Milano diffuso qualche ora dopo il suo ricovero parlava abbastanza chiaro: “È stato sottoposto a un check-up generale e resta sotto controllo medico”. Accusati i primi sintomi, Flavio Briatore aveva deciso di recarsi in ospedale, così da farsi dare un’occhiata dai medici e scongiurare gli scenari più nefasti. Dalla battaglia alla fine è uscito vincitore, tuttavia non sono mancate le polemiche.

Flavio Briatore e la lotta contro la malattia: ne è uscito vincitore
Flavio Briatore, 73 anni, è stato ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano (Foto Ansa) – rivierapress.it

Ad assisterlo in quell’occasione è stato l’anestesista Alberto Zangrillo, nel quale ripone la più totale fiducia – trai suoi assistiti anche Silvio Berlusconi e Daniela Santanchè. Il polverone si è alzato in seguito alle sue dimissioni dalla struttura, era stato infatti L’Espresso a rivelare un dettaglio non esattamente secondario. In quel frangente in molti chiesero di fare chiarezza su quanto accaduto.

Flavio Briatore, il ricovero al San Raffaele fa discutere: cosa è successo

Solamente qualche giorno prima si era scagliato contro l’Esecutivo e contro l’amministrazione del comune di Arzachena, in Sardegna, per le restrizione imposte onde evitare la circolazione incontrollata del Covid. Era l’estate calda del 2020, il 24 agosto Flavio Briatore viene ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano dopo qualche sintomo e un tampone positivo – come lui anche numerosi lavoratori del Billionaire. Nella nota diffusa a stretto giro di posta dai medici si leggeva: “È in condizioni assolutamente stabili e buone”.

Flavio Briatore e il recovero per Covid, fu polemica sul San Raffaele
L’ospedale San Raffaele finì nell’occhio del ciclone dopo il ricovero per Covid di Flavio Briatore (Foto Ansa) – rivierapress.it

Non solo, perché nel comunicato veniva presentata anche la cronistoria della vicenda: “Si è recato per un controllo nella serata di domenica, accusando leggera febbre e sintomi di spossatezza”. A far discutere fu piuttosto la scelta dell’imprenditore di essere curato nell’area solventi e non in un reparto Covid, l’indiscrezione fatta trapelare da L’Espresso scatenò un vespaio.

Sul piede di guerra anche qualche dipendente, come Luca Paladini, che aveva da poco perso la madre proprio per colpa del virus: “Come lavoratore, vista la preoccupazione che c’è tra molti di noi, mi aspetto una smentita chiara dai miei superiori. Sempre se effettivamente le cose stanno così” – le sue dichiarazioni riportate da Repubblica. A mettere le mani avanti infine i rappresentanti della struttura, che spiegarono come non esistesse affatto un’area dedicata ai pazienti Covid solventi.

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