Le prove a cui partecipano i concorrenti di “Ciao Darwin” sono in realtà preparate? Il pubblico che segue lo show di Paolo Bonolis vuole sapere se tutto sia “genuino”.
A distanza di qualche anno dall’ultima volta, “Ciao Darwin” è tornato in onda con una nuova edizione, che proseguirà al termine delle feste con lo schema che abbiamo imparato a conoscere in passato. Il programma, infatti, si basa su una sfida tra due categorie opposte tra loro, pronte a prevalere una sull’altra con una serie di prove che si ripetono nel corso delle puntate, pur con alcune variazioni.
Tra queste possiamo ricordare, ad esempio, il dibattito in cui i concorrenti spiegano perché appartengono a quella categoria, la prova di coraggio, la macchina del tempo e il famigerato “Genodrome”, giusto per citare le più note. Chi non se la sente di farle e viene selezionato può rifiutare se lo ritiene opportuno, questo farebbe quindi pensare che tutto sia deciso in maniera trasparente, ma è davvero così?
Ciao Darwin: servono requisiti per partecipare?
Pur andando in onda ormai da anni, gli autori di “Ciao Darwin” non sembrano mancare di fantasia quando si tratta di scegliere le categorie che si trovano a sfidarsi tra le varie puntate. Spesso si cerca di prendere spunto anche dall’attualità, come accaduto ad esempio in quest’ultima stagione, dove abbiamo visto uno di fronte all’altro Lavoratori e Influencer, Divano e Sport o Angeli e Demoni.
Ma come si arriva a partecipare al game show condotto da Paolo Bonolis? A svelare alcuni segreti della trasmissione ci ha pensato Salvatore Cacciatore, conosciuto come Sasy, che ha avuto modo di partecipare in veste di influencer.
Le selezioni avvengono secondo due modalità: i responsabili del casting possono mettersi alla ricerca di aspiranti concorrenti, magari attraverso i social; in alternativa è possibile proporsi in autonomia. In quest’ultimo caso si può partecipare ai casting previsti nelle varie città o inviare la candidatura alla SDL 2005, la società di produzione gestita da Sonia Bruganelli.
Niente viene lasciato al caso. Oltre ai propri dati personali, chi si propone deve indicare non solo una descrizione personale, ma anche eventuali fobie o allergie, che possono essere utili se si dovesse essere coinvolti nella prova di coraggio. In questo caso la trasmissione stipula un’assicurazione ad hoc, per questo si deve dire già in anticipo se si possa essere disposti a farla, fermo restando la facoltà di rifiutare sul momento se lo si ritiene necessario.
L’attenzione per tutti è massima
Una delle prove storiche, ma allo stesso tempo più temute di “Ciao Darwin” è quella nota come “Genodrome”, ora trasformatasi in una prova in acqua, comunque piuttosto complessa, dopo che anni fa un concorrente è rimasto paralizzato dopo avervi partecipato. Certamente chi ha la fobia dell’acqua o non sa nuotare non è certamente indicato in questo, ma può ovviamente evitare di essere chiamato indicandolo nella sua scheda.
@sasycacciatoreVe lo aspettavate?♬ suono originale – Sasy Cacciatore
Questa, in realtà, viene effettuata nella prima delle due giornate in cui si tiene la registrazione, in modo tale da poter tenere sotto controllo tutto quello che accade. Nel momento in cui si vedono in puntata i concorrenti selezionati uscire lo fanno quindi solo per andare dietro le quinte. La sfida, in realtà, è già avvenuta. Sul momento avviene invece il commento di Paolo Bonolis, che ha una maestria comune a pochi nel mantener viva l’adrenalina che si respira in quel frangente.
Come indicato da Sasy, la redazione ci tiene a mettere tutti a proprio agio. Anzi, dopo il brutto incidente viene data ancora maggiore attenzione alla salute, attraverso la presentazione di opportuni certificati medici. L’unico aspetto ignoto riguarda la prova di coraggio, che viene scoperta solo sul momento, proprio per questo chi non se la sente può rifiutare senza il rischio di essere giudicato negativamente.