Le regole del tennis stanno cambiando e il merito è anche di Jannik Sinner: la notizia ha spiazzato tutti i tifosi e gli appassionati.
Manca poco al ritorno in campo, attesissimo, di Jannik Sinner, che vuole essere protagonista assoluto anche nel 2024. Dopo aver appena concluso un anno che lo ha consacrato nella leggenda del tennis italiano e mondiale, l’altoatesino rilancia la sfida ai migliori, già a partire dagli Australian Open in programma dalla prossima settimana.
Sinner si presenta a Melbourne da testa di serie numero 4, intenzionato ad arrivare fino in fondo. Lo scorso anno, è stato quello del suo best ranking, della prima vittoria in un Masters 1000, del grande trionfo in Coppa Davis, della prima semifinale in una prova del Grande Slam. Adesso, è il momento di salire un altro gradino ed eguagliare Adriano Panatta anche nella capacità di trionfare in uno Slam.
Il romano ci riuscì nel 1976 al Roland Garros. Jannik ha 22 anni e ancora tutto il tempo per farcela, oltretutto con un trend che appare in crescita e con la capacità di fare bene su tutte le superfici. Di sicuro, in Australia, Sinner troverà una concorrenza agguerrita e gli avversari lo attenderanno al varco.
Adesso i vari Djokovic, Medvedev, Alcaraz e tutti gli altri, sanno di doverlo trattare da pari a pari. Nella preparazione prestagionale, Jannik è apparso in buona forma e l’intenzione è proseguire sull’abbrivio di un 2023 che, specialmente nella seconda metà, lo ha visto dare spettacolo contro tutto e tutti. Un tennista già talmente iconico, da aver suggerito all’ATP una modifica regolamentare totalmente nuova.
Sinner, il precedente che ha sconvolto l’ATP: ora cambia tutto
Nel finale della passata stagione, forse gli appassionati ricorderanno un Sinner costretto a dare forfait agli ottavi di finale dell’ultimo Masters 1000 dell’anno, quello di Parigi-Bercy. In quell’occasione, il match contro l’americano McDonald finì a notte inoltrata e Jannik fece capire subito che non sarebbe sceso in campo, il giorno dopo, per gli ottavi contro De Minaur.
Il tutto ha fatto sì che l’ATP, insieme alla WTA, abbia deciso di non far iniziare più un match dopo le ore 23 e di far partire le sessioni serali dei tornei al massimo entro le 19.30. Inevitabile prendere atto dell’impatto negativo su giocatori e tifosi, la risposta all’aumento incontrollato delle partite e ad orari impossibili per venire incontro alle esigenze delle tv non potrebbe essere più netta.