L’ultima trovata degli hacker fa davvero paura: sono riusciti persino a spiare un cellulare senza installare alcun programma. Ecco come.
La tecnologia, lo sappiamo, ha fatto passi da gigante soprattutto in questi ultimi anni, in cui l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale e di tanti altri nuovi sistemi hanno dato un vero e proprio boost al progresso, tuttavia non sempre nella direzione in cui tutti speravamo. È il caso, ad esempio, degli hacker non etici che, adesso, sembrano essere in grado anche di spiare un telefono cellulare senza averlo fisicamente in mano e, soprattutto, senza toccarlo né tanto meno installare alcuna applicazione al suo interno.
Se, fino a qualche tempo fa, tutti noi pensavamo non fosse possibile, adesso questa è diventata una triste realtà: la creazione di tantissimi programmi spia, infatti, permettono, totalmente da remoto, di controllare lo smartphone di una persona, soprattutto se iOS. Discorso diverso, invece, per quanto concerne i dispositivi Android che, al contrario, sono sprovvisti dell’infrastruttura necessaria per compiere queste azioni malvagie.
Ecco come fanno gli hacker a commettere quello che, a tutti gli effetti, è un reato e soprattutto come possiamo fare per proteggerci da questi attacchi.
Ci sono tantissime programmi che permettono di collegarsi ad uno s totalmente da remoto e senza averlo fisicamente in mano. Non vogliamo fare nomi dal momento che i malintenzionati potrebbero approfittarne e compiere azioni illegali, tuttavia sul web si possono trovare tantissime informazioni a riguardo.
Questi software sfruttano i dati iCloud dei dispositivi iOS: basta, infatti, conoscere i dati di accesso di questo canale di backup e stoccaggio dati (che ogni dispotivo iOS possiede) per entrare, tramite questi sistemi, senza che il proprietario si accorga in alcun modo di questa azione fraudolenta, nel cellulare dell’interessato.
L’hacker, così facendo, può controllare, ad esempio, la cronologia del telefono, ma anche guardare le foto, i video, avere accesso alla rubrica e tantissimi altri dati sensibili.
Come proteggersi, dunque, da questi possibili attacchi? Purtroppo non ci sono garanzie, tuttavia questo vecchio suggerimento è sempre valido ancora oggi: non fornire a nessun estraneo i propri dati di accesso, soprattutto e-mail e password, con quest’ultima che possibilmente deve essere lunga e complessa.
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