Giochi al Superenalotto e credi nella sorte? Allora devi assolutamente andare nella tabaccheria più fortunata d’Italia: ecco dove si trova.
C’è chi crede nella fortuna, chi ha i propri rituali scaramantici, addirittura ci sono alcune persone che giocano per anni ed anni gli stessi numeri sperando di essere colpiti dalla dea bendata. Vincere al Superenalotto è il più grande sogno che milioni e milioni di Italiani, ogni settimana, sperano di vivere, con l’obiettivo di trasformare una volta e per sempre la propria vita e quella dei propri cari, delle persone che più ti stanno vicino.
Fare jackpot, ossia il fatidico 6, è praticamente quasi impossibile: giocando una colonnina, infatti, la possibilità è 1 su 622.614.630. Praticamente impossibile, o quasi, eppure sembrerebbe che in una precisa regione d’Italia questa statistica, che rimane tale in quanto la matematica come si suol dire non è un’opinione, sia un pochino più alta delle altre. Ovviamente è una casualità, tuttavia moltissime persone credono a queste cose e, per alcuni periodi, c’è stato nel Belpaese un vero e proprio via-vai di persone in ‘pellegrinaggio’ in quello che veniva considerato il luogo fortunato per eccellenza, in cui i sogni, quasi come per magia, diventavano immancabilmente realtà.
Al primo posto in assoluto tra le regioni più fortunate d’Italia troviamo la Sardegna con un montepremi complessivo di quasi 21 milioni di euro: la tabaccheria fortunata è il punto vendita Sisal Tabacchi di Olbia, collocato in via Roma 67g in cui sembrerebbe che il titolare sia stato letteralmente baciato in fronte dalla sorte.
Al secondo posto invece troviamo, in Puglia, precisamente a Taranto, “La Tabaccheria” di via Abruzzo 60/62 per vincite pari a quasi 1 milione e mezzo. Chiude questa curiosa classifica la ricevitoria Sisal “Tabacchi Barbetta” di Viterbo, in piazza dell’Ortigara 14, con circa 1,1 milioni di euro di vincita.
Insomma, se non sapete cosa fare e volete visitare, magari una domenica, questi veri e proprio luoghi di “culto” della fortuna, adesso sapete dove andare. Ricordate, però, che il gioco può creare dipendenza: può e deve rimanere un passatempo in cui spendere solo e soltanto una piccolissima somma di denaro alla settimana, senza farla diventare una vera e propria malattia nella speranza, invano, di rincorrere la perdita.
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