I cittadini che hanno comprato casa possono alleggerire la rata del mutuo e accorciarne la durata. Vediamo in che modo.
Vi siete impegnati a pagare il mutuo per i prossimi 25/30 anni? L’acquisto di una casa prevede un grande onere ma ci sono dei modi per rendere il viaggio meno tortuoso. Si può, ad esempio, recuperare l’IVA pagata.
Comprare casa in questo periodo non è semplice. I tassi di interesse sono iniziati fortunatamente a scendere ma rimangono comunque molto alti. Le rate mensili da corrispondere alla banca sono un impegno gravoso per non considerare, poi, tutte le spese aggiuntive da affrontare quando si procede con l’acquisto. Imposte, notaio, atti, eventuale ristrutturazione, ecco che la cifra lievita senza accorgersene. Ci sono, però, degli escamotage per rendere questo impegno meno oneroso.
Ogni anno, ad esempio, si possono inserire nel modello 730 gli interessi passivi del mutuo per ottenere la detrazione del 19%. Tale agevolazione si rivolge a tutti i contribuenti che hanno comprato o acquistano un immobile da adibire ad abitazione principale. Sempre tramite dichiarazione dei redditi, poi, è possibile recuperare l’IVA corrisposta sulla prima casa.
Il beneficio è concesso agli under 36 con ISEE entro i 40 mila euro. Il DL 73, nello specifico, prevede l’esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale su un acquisto soggetto ad IVA e il riconoscimento di un credito d’imposta di importo pari al tributo pagato durante l’acquisto. In questo modo è possibile utilizzare il credito per coprire alcune rate del mutuo.
L’agevolazione può essere usata in diminuzione delle imposte sulle successioni e donazioni o utilizzata in compensazione nel modello F24 per pagare imposte e contributi con il codice tributo 6928. Nel 2024 si potrà usare il credito d’imposta IVA maturato nel 2023 in relazione all’acquisto di una prima casa. Così facendo non si dovrà attende la compilazione della dichiarazione dei redditi 2024.
Condizione necessaria che l’atto sia stato stipulato entro il 31 dicembre 2023 o che si sia sottoscritto e registrato il contratto preliminare stipulando, poi, l’atto definitivo entro il 31 dicembre 2024. In questo caso, però, il credito si potrà utilizzare nel 2025. Ma come recuperare l’IVA per utilizzare il credito al fine di alleggerire qualche rata del mutuo? Bisognerà indicare l’IVA nel modello 730 nel rigo G8 utilizzando le apposite colonne in base al credito d’imposta da riportare. Si consiglia di rivolgersi ad un CAF o patronato per compilare correttamente la dichiarazione dei redditi ed evitare di perdere il rimborso.
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